mercoledì 20 luglio 2011

All my loving

Ho ancora chiara nella mente quella notte: erano solo due giorni che eri nato ed eravamo nella nursery dell'ospedale.
Ricordo quei momenti in cui ti tenevo in braccio mentre bevevi il latte di tua madre dal biberon ed eri così piccolo che non ci si poteva credere. Erano solo due giorni ed io già immaginavo di dirti tante cose, immaginavo esattamente come avrei voluto dirtele ed ora voglio fissarle in questo spazio prima che la frenesia della vita non mi permetta di dirtele come mi ero immaginato.



Io pensavo allora che avrei dovuto cominciare da subito a raccontare, ma mi era difficile perchè non sapevo se avresti capito quello che avevo da dirti. Volevo raccontarti di noi e di come tu fossi arrivato così all'improvviso nella nostra vita.  

Sai non ti aspettavamo certo, o almeno non in quel momento, ma ci hai aiutati a crescere, a diventare ciò che siamo e che diventiamo ogni giorno che passa. 
Non ti aspettavamo però a ripensarci sappiamo esattamente quando è iniziato tutto ed è stato nei giorni intorno al Natale del 2008. Quell'anno avevo deciso di fare qualcosa di speciale per festeggiare il Natale e l'anniversario ed avevo organizzato un cena e tanti regali che simboleggiavano momenti importanti del nostro rapporto. Fu così bello che Lei mi chiese se alla fine di tutto le avrei chiesto di sposarla...beh non fu così però ora noi sappiamo che quella notte è successo qualcosa di ancora più importante anche se l'avremmo saputo solo tempo dopo...


Era una mattina decisamente fredda ed io ero in macchina e andavo a lavoro. Quella mattina mi ero alzato presto e non eravamo riusciti a scoprire insieme che in America qualcosa era cambiato: Obama aveva vinto le elezioni. Ricordo che ci siamo sentiti per telefono e Lei stava male e pensavamo fosse solo un'influenza che durava da un po' ormai. La sera di quel giorno anche da noi qualcosa è cambiato: abbiamo scoperto che c'eri anche tu. Una coincidenza incredibile vero?


Quella notte nella nursery nella mia testa c'era un flusso interminabile di ricordi che mi scorreva nella mente, c'erano quei mille attimi dei mesi passati nella tua attesa in cui ho immaginato.

Sai all'inizio noi sentivamo che saresti stata una femmina. Ne eravamo davvero convinti e ti saresti chiamata Eva Luna. Ho immaginato me stesso cantarti canzoni con la chitarra: avrei imparato si a suonare e cantare senza fare troppi disastri, del resto c'era ancora del tempo per farlo.
Ti ho immaginata crescere, ti ho vista andare via per il mondo e ho sofferto al pensiero che un giorno avresti smesso di passare del tempo con tuo padre e già ne sentivo il dolore.
Ci siamo sentiti un po' stupidi quando ci hanno detto che, invece, eri un maschio! Ti ho visto quel giorno nell'ecografia era indescrivibile guardare dentro quella pancia. Ci è voluto un succo di frutta ed una passeggiata extra sulle scale ma alla fine hai deciso di guardare verso di noi.
Ero in apprensione: volevo solo sapere che eri sano e non ho mai desiderato niente di più nella mia vita. E' stato bello scoprire che eri un maschio perchè abbiamo potuto azzerare l'immaginazione e ricominciare da capo. Poi in contemporanea tua mamma ha ricominciato a sentirsi meglio ed è fiorita. Non vedrai tante foto di allora perchè non ne voleva ma posso assicurarti che era meravigliosa.


Così dopo aver bevuto il latte era il momento della nanna. Non sarei potuto stare ancora molto prima di tornare a casa.

Poco tempo prima che tu nascessi non facevo che ascoltare i Beatles. Mi ero fatto un cd di canzoni che a qualsiasi altra persona avrebbero probabilmente comunicato tristezza o malinconia ma per me era diverso. Io mi lasciavo cullare dalle quelle melodie e così era più facile estraniarsi da tutto il resto e pensare a te, che saresti arrivato da un giorno all'altro, di certo dandoci poco preavviso.




Quella notte nella nursery per la prima volta ti ho cantatato All my loving e poi l'ho fatto tante altre volte nei mesi successivi mentre camminavamo per casa per farti addormentare. 
Oggi che ci siamo divertiti, come tante altre volte, a ballare ascoltando Sergent Pepper ho pensato se in futuro sentendo quella melodia, potrai inconsciamente sentire il calore di quei momenti. 

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