mercoledì 29 febbraio 2012

#freeRossellaUrru

Oggi piccolo mio è un giorno particolare che vorrei raccontarti.
Chissà magari quando leggerai queste righe non esisterà quell’immenso e variegato spazio che è Twitter.
Twitter è un luogo ideale che permette a tantissime persone di ogni parte del mondo di scambiarsi e condividere idee, pensieri.
Come nella vita reale anche su Twitter siamo noi a decidere, per ciò che abbiamo a disposizione, se adattarci alla normalità o se provare a fare qualcosa di speciale.
Grazie a Twitter il mondo ha conosciuto cose che leggerai sui libri di storia, come le rivoluzioni nel nord africa che sono in atto ancora oggi mentre ti scrivo.

Ti voglio bene così!!!

E poi allarghi le braccia ed io ti dico che sei dolce come una torta. Tu ridi e mi dici "nche ttu!" e io mi chiedo se sia passato un ciclone dentro casa o se è stata una magia che in un attimo ti ha fatto diventare un gran chiacchierone, insegnandoti tutte quelle parole che combini con arte per lasciarci di stucco.

Ieri sera mentre camminavo tra il bagno e la camera è stata come un lampo quella sensazione che la presenza di te stia diventando sempre più grande: ti imitiamo quando non sei con noi, in macchina penso sempre che tu sia li pronto a chiedermi di riascoltare Pryntil o qualche altro pezzo di Vinicio che tanto ti piace.
Tu che fai da messaggero di baci tra la mamma e papà, ogni giorno ci dimostri di essere un dono sempre nuovo, un'infinita meraviglia, amore incondizionato non scordarti mai che ti voglio bene così!





Quelle calde giornate di febbraio

Arrivano ciclicamente, senza che te lo possa aspettare, quelle strane giornate di febbraio che ti sembrano primavera.

Sono quei giorni in cui il riflesso del sole sugli ultimi rimasugli di neve quasi infastidisce la vista.


venerdì 17 febbraio 2012

Una donna meravigliosa

In tutto questo tempo, piccolo mio, non ti ho parlato mai di Lei, non ti ho mai raccontato ma una serie di circostanze mi hanno portato oggi a farlo per due motivi: il primo, è ovvio, è perché tu lo legga mentre il secondo, è perché lei se lo ricordi.

Era una mattina quando ci siamo sentiti per telefono: io ero via e lei a casa e piangeva di gioia perché quella notte nel mondo era cambiato qualcosa ed Obama era diventato il nuovo presidente degli Stati Uniti. Quello stesso giorno, ma di sera, uno strano oggetto ci ha detto che da un mesetto, senza saperlo, era diventata tua madre.

Da quel giorno è iniziato il vostro dialogo interiore, Lei ti ha raccontato la sua vita, ti ha nutrito per la sua stessa bocca, ha fatto vibrare il tuo corpo con il battito del suo cuore, il fremito delle sue emozioni, il singhiozzo delle lacrime, il sobbalzare delle risate...ti ha cullato con la sua musica preferita, per tante mattine vi siete cullati nelle melodie dei dischi ai quali era più legata e riempiva di carezze la sua pancia perché tu potessi sentirle.

Ora noi siamo così felici per quell'amore incondizionato che ogni giorno ci dai, ma non ci sarebbe giustizia se non ti scrivessi che quella mamma che tu stai amando è una donna meravigliosa.

Vorrei raccontarti di quando ci siamo conosciuti, dei pomeriggi passati al parco sdraiati a pancia in su a parlare e ad ascoltare musica improbabile. Di quando andandocene via con l'avanzare della sera ci chiedevamo se quell'albero vibrasse davvero o fosse solo un'illusione ottica. Così, in quell'estate indimenticabile in cui l'ho conosciuta, abbiamo scoperto di amarci.

Quell'estate le si è aperta a me, raccontandomi la sua vita, facevamo notte fonda raccontandoci la nostra storia. Eravamo tanto giovani...io ero uno stupido studentello universitario in procinto di cominciare il servizio civile mentre ai miei occhi lei aveva già visto e fatto così tanto...

Lei è forte, sai amore...e io l'ammiro da sempre, per la sua naturale capacità di mettere tutta se stessa in ciò che fa, per il suo senso del dovere, per l'impegno e l'energia.
Da lei ho imparato tanto e per tante cose è un esempio ed un modello che non so se sarò mai in grado di raggiungere.

Come un'abile fioraia mi ha insegnato a coltivare le mie passioni, a farle crescere rigogliose e quando queste parole le arriveranno, vorrei che sapesse che mi chiedo se sia mai stato in grado di darle quanto lei ha dato a me.

Per questo e per tanti, forse infiniti altri motivi lei è la donna che amo e ancor di più lei è e sempre sarà la donna della mia vita.

Tua madre, piccolo mio, è un capitano coraggioso che spesso si caccia nelle più improbabili avventure e si trova sola a dover affrontare tante difficoltà ma lei lotta e non si arrende anche quando tutto le sembra avverso e passa notti insonni e tormentate ma sono sicuro che non starebbe bene a navigare in acque tranquille, tenendo lo sguardo all'orizzonte.

Io finisco per guardarla e chiedermi come fa e a vedermi come il suo porto, che l'aspetta e l'accoglie trionfante sia che torni piena di tesori oppure aggrappata a stento ad una scialuppa.

martedì 14 febbraio 2012

Tra le pagine di un libro

E' così bello andare in libreria a scegliere un nuovo libro, cercare una favola, delle belle illustrazioni, magari tante finestrelle da scoprire ed immaginare quanto ti potrebbe piacere.

Ci penso e mi chiedo quanto durerà: se saremo in grado di trasmetterti l'amore per i libri, se un giorno ti troveremo a curiosare in mezzo ai nostri in cerca di qualcosa da leggere.
Non sono cresciuto in una famiglia di lettori ed in casa mia c'era ben poco. Ricordo il primo libro che ho ricevuto in regalo (non le favole da bambini ma un libro vero) e fu "L'isola del tesoro" di Stevenson.
Mi sembrava così strano...e così grande da tenere in mano ed era così lungo che mi chiedevo se sarei mai stato in grado di leggerlo...ci provai...ma dopo poco lo abbandonai.

Il secondo fu "Mille leghe sotto i mari" e poi "Il giro del mondo in 80 giorni" e con Verne trovammo ci trovammo quasi subito d'accordo...

"L'isola del tesoro" lo ripresi qualche anno dopo il suo arrivo in casa. Ricordo di averlo letto tutto d'un fiato e di aver imparato una regola molto importante per la mia vita di lettore, ossia: non sempre il momento in cui un libro arriva in casa è anche il momento per cominciare a leggerlo.

La mia memoria di lettore poi mi porta alle medie dove ho conosciuto il fantasy...ricordo le attese per i libri di Terry Brooks, troppo lunghe rispetto alla velocità alla quale mi divoravo quello che scriveva.
Mi ricordo notti passate leggendo e sognando di scoprire anch'io di avere qualcosa di magico in me, essere per un momento unico e speciale. Mi immaginavo immerso in quei lunghissimi viaggi, sognavo la stanchezza, il caldo riparo dei rifugi. Ricordo personaggi ristorarsi mangiando formaggio e bevendo birra calda e sebbene per le bevande non potessi fare troppo, in quel periodo in casa il gruviera era uno dei miei piatti preferiti!

Poi ho letto tanto altro ma senza più sentire quella scintilla. Ho letto tanto di tutto ma forse solo per evadere fino a che ho trovato la mia strada di lettore adulto, quando grazie a Lei ho scoperto Pennac e poi Benni...
Li è cambiato qualcosa, le emozioni si sono fatte trascinanti, le storie una corrente impetuosa dentro cui gettarmi per uscirne felice, sognante, comunque scosso.
Sembra ieri eppure da allora ne è passato di tempo e la libreria ha aumentato gli scaffali e diminuito gli spazi vuoti.



Tutti quei libri sono il nostro tesoro più prezioso, quello a cui non rinunceremmo mai, quello che vorremmo ci seguisse nel tempo.

La tua strada di lettore piccolo mio deve ancora cominciare. Non sappiamo come sarà: se dritta, tortuosa, lunga, corta...non sappiamo che strade prenderai, cosa incontrerai...di certo ci saranno cose diverse magari avremo degli ebook, vorrai i libri interattivi da scaricare su un iPad, ma sogno di scoprirti in quel momento di totale trasporto, in cui ti troverai immerso in mondi fantastici a vivere le tue storie da protagonista.