mercoledì 19 settembre 2012

Io ci sto provando

E non so se ci sto riuscendo, ma puoi credermi davvero se ti dico che ci metto l'anima e quegli angoli di tempo che riesco a ritagliare dagli impegni quotidiani.



Di chi saremo soci?

La scuola dell'infanzia è iniziata. Scritto a penna su un foglio tra i mille che ci hanno consegnato, in barba ad ogni formalità la scuola ci fa una richiesta...



martedì 18 settembre 2012

Noi ti apriamo le porte

Così è arrivato alla fine quel momento, quel punto di inizio che riempie i pensieri di tutti i genitori.
È arrivata la scuola materna, l'inserimento, le maestre, gli altri bambini...e noi? Che facciamo?


mercoledì 29 agosto 2012

martedì 28 agosto 2012

E così sono finite le vacanze

Brevi, tanto, troppo in effetti ma dolci, meravigliose e disastrosamente divertenti vacanze al mare!



lunedì 30 luglio 2012

sabato 7 luglio 2012

Ma quale eredità?

Un'anziana signora va da una psicologa. Questa le chiede per quale motivo fosse li.
"Perché sono stufa di mia madre che mi rende la vita insopportabile!" dice lei.
"Ha provato in qualche modo a farglielo capire?" chiede la psicologa.
"No!"
"Come mai?"
"Perché è morta 13 anni fa!"
(tratto da una storia vera...)

mercoledì 13 giugno 2012

Siamo noi a piegarli al consumismo

Quel giorno arrivai al parchetto tutto felice. Non vedevo l'ora di andare a prenderlo per portarlo a comprare la bici dei suoi sogni...o dei nostri?

giovedì 7 giugno 2012

Il diploma e la barchetta

Siamo arrivati così al primo giro di boa, ancora senza aver pienamente realizzato di essere partiti oggi 7 giugno 2012 una festa ha coronato la fine di un bellissimo percorso.


giovedì 17 maggio 2012

giovedì 19 aprile 2012

Prima opera!

Tutto è iniziato da una nicchia accanto al lettino del ranocchio.

Immaginavo ci potesse stare un bel mobiletto, il mio primo lavoro, qualcosa che non aveva ancora forma nella mia mente ma che già aveva riempito uno spazio.



sabato 31 marzo 2012

Gocce d'acqua

È cominciata, forse, una nuova meravigliosa avventura; forse è iniziato un sogno che inseguivo da un po'. Ad oggi non ne sono certo ma qualcosa è partito: uno posto vicino casa in cui potermi mettere alla prova, un posto in cui provare ad esprimere me stesso in quello che ho scoperto essere le cosa che mi fa stare meglio e che forse è anche la cosa che do fare meglio: dare una forma al legno.





domenica 18 marzo 2012

Ti regalo la luna

Una storia può essere bella, ma diventa meravigliosa solo se è la mamma a leggerla al suo bambino.


sabato 17 marzo 2012

Il ranocchio ed il folletto

Il ranocchio ed il folletto si conoscono da quando erano molto piccoli, da quando le loro mamme si sono incontrate per caso per la prima volta da dopo le scuole medie.

Caccapupù

Cosa c'entrano un santone ed un campeggio per vegani invasati con un libro per bambini?
Ora ve lo racconto!





venerdì 16 marzo 2012

Le dieci regole del pendolare

1. Esercitare la pazienza con allenamento fisico e mentale (meglio attraverso un corso per fachiri)
2. Ricordarsi di guardare il meteo prima di uscire di casa
3. Evitare di portarsi libri da 1000 pagine se si è a meno di venti pagine dalla fine
4. Utilizzare una borsa che non ti si attorcigli alle gambe mentre corri
5. Mettere in atto qualsiasi rito propiziatorio per scongiurare il dramma del treno in ritardo all'andata e del treno in anticipo al ritorno
6. Sperimentare qualsiasi tipo di abbigliamento tecnico tipo camicia da allenamento, mocassini da corsa, calze termo-traspiranti...
7. Imparare a sfruttare i tempi morti con efficienza da catena di montaggio
8. Mai spegnere il cervello fissando l'infinito dentro il poggiatesta del sedile di fronte
9. Resistere, resistere, resistere
10. Mai smettere di inseguire il sogno di un lavoro vicino casa





giovedì 15 marzo 2012

Che cosa imparerai?

Da giorni una domanda mi passa per la testa, va via per un po' poi ritorna quando apparentemente non ci penso.

Il vecchio del bosco e i due topolini


Tolstoj non è certo famoso per le storie a lieto fine, nemmeno se si tratta di favole per bambini...
Quella del vecchio e dei due topolini, rappresenta l'eccezione che conferma la regola: credo sia stata un'ottima idea riprenderla per farne una favola illustrata ricca di finestrelle e popup.

mercoledì 14 marzo 2012

Un leone a Parigi

Un leone a Parigi è l'ultimo libro che ho comprato a mio figlio. Lo puntavo da un sacco di tempo per via di quella copertina, che mi faceva immaginare tavole piene di delicatissime illustrazioni ma rimandavo perché non sentivo che fosse il momento giusto perché il piccolo fosse in grado di apprezzarlo...

Una giornata speciale

Vedere strade che percorri ogni giorno mentre vai a lavoro, prendere quello stesso treno, la metropolitana...
Può tutto questo diventare speciale? Si, se usciamo tutti insieme!






mercoledì 7 marzo 2012

Le insicurezze del giovane padre...

"Sostenni lo sguardo di mio padre, che a volte sembrava invecchiare un po' di più soltanto a vedermi e a ricordare. Mi alzai e lo abbracciai in silenzio. Le sue braccia mi strinsero forte e, quando scoppiò a piangere la rabbia ed il dolore che aveva seppellito dentro di sé per tutti quegli anni cominciarono a scorrere a fiotti come annue. Seppi allora, senza poterlo spiegare con esattezza, che in maniera lenta ed inesorabile mio padre aveva iniziato a morire" (C.R. Zafon)

Dannato Zafon!

martedì 6 marzo 2012

Il rospo...e il ranocchio





Questo disegno è uno dono, il dono di Smemo che un giorno forse scriverà storie, disegnerà favole o continuerà semplicemente a donarli a chiunque cerchi su Twitter @willysmemo

Grazie!!!



Dormi?

Da giorni ormai mi accarezza un ricordo: non è poi così vivo nelle voci quanto lo è nelle sensazioni.

Capitava da piccolo quando volevo che i miei pensassero un po' più a me, o perché ero curioso di sentirli parlare di nascosto che in macchina facevo finta si dormire.

mercoledì 29 febbraio 2012

#freeRossellaUrru

Oggi piccolo mio è un giorno particolare che vorrei raccontarti.
Chissà magari quando leggerai queste righe non esisterà quell’immenso e variegato spazio che è Twitter.
Twitter è un luogo ideale che permette a tantissime persone di ogni parte del mondo di scambiarsi e condividere idee, pensieri.
Come nella vita reale anche su Twitter siamo noi a decidere, per ciò che abbiamo a disposizione, se adattarci alla normalità o se provare a fare qualcosa di speciale.
Grazie a Twitter il mondo ha conosciuto cose che leggerai sui libri di storia, come le rivoluzioni nel nord africa che sono in atto ancora oggi mentre ti scrivo.

Ti voglio bene così!!!

E poi allarghi le braccia ed io ti dico che sei dolce come una torta. Tu ridi e mi dici "nche ttu!" e io mi chiedo se sia passato un ciclone dentro casa o se è stata una magia che in un attimo ti ha fatto diventare un gran chiacchierone, insegnandoti tutte quelle parole che combini con arte per lasciarci di stucco.

Ieri sera mentre camminavo tra il bagno e la camera è stata come un lampo quella sensazione che la presenza di te stia diventando sempre più grande: ti imitiamo quando non sei con noi, in macchina penso sempre che tu sia li pronto a chiedermi di riascoltare Pryntil o qualche altro pezzo di Vinicio che tanto ti piace.
Tu che fai da messaggero di baci tra la mamma e papà, ogni giorno ci dimostri di essere un dono sempre nuovo, un'infinita meraviglia, amore incondizionato non scordarti mai che ti voglio bene così!





Quelle calde giornate di febbraio

Arrivano ciclicamente, senza che te lo possa aspettare, quelle strane giornate di febbraio che ti sembrano primavera.

Sono quei giorni in cui il riflesso del sole sugli ultimi rimasugli di neve quasi infastidisce la vista.


venerdì 17 febbraio 2012

Una donna meravigliosa

In tutto questo tempo, piccolo mio, non ti ho parlato mai di Lei, non ti ho mai raccontato ma una serie di circostanze mi hanno portato oggi a farlo per due motivi: il primo, è ovvio, è perché tu lo legga mentre il secondo, è perché lei se lo ricordi.

Era una mattina quando ci siamo sentiti per telefono: io ero via e lei a casa e piangeva di gioia perché quella notte nel mondo era cambiato qualcosa ed Obama era diventato il nuovo presidente degli Stati Uniti. Quello stesso giorno, ma di sera, uno strano oggetto ci ha detto che da un mesetto, senza saperlo, era diventata tua madre.

Da quel giorno è iniziato il vostro dialogo interiore, Lei ti ha raccontato la sua vita, ti ha nutrito per la sua stessa bocca, ha fatto vibrare il tuo corpo con il battito del suo cuore, il fremito delle sue emozioni, il singhiozzo delle lacrime, il sobbalzare delle risate...ti ha cullato con la sua musica preferita, per tante mattine vi siete cullati nelle melodie dei dischi ai quali era più legata e riempiva di carezze la sua pancia perché tu potessi sentirle.

Ora noi siamo così felici per quell'amore incondizionato che ogni giorno ci dai, ma non ci sarebbe giustizia se non ti scrivessi che quella mamma che tu stai amando è una donna meravigliosa.

Vorrei raccontarti di quando ci siamo conosciuti, dei pomeriggi passati al parco sdraiati a pancia in su a parlare e ad ascoltare musica improbabile. Di quando andandocene via con l'avanzare della sera ci chiedevamo se quell'albero vibrasse davvero o fosse solo un'illusione ottica. Così, in quell'estate indimenticabile in cui l'ho conosciuta, abbiamo scoperto di amarci.

Quell'estate le si è aperta a me, raccontandomi la sua vita, facevamo notte fonda raccontandoci la nostra storia. Eravamo tanto giovani...io ero uno stupido studentello universitario in procinto di cominciare il servizio civile mentre ai miei occhi lei aveva già visto e fatto così tanto...

Lei è forte, sai amore...e io l'ammiro da sempre, per la sua naturale capacità di mettere tutta se stessa in ciò che fa, per il suo senso del dovere, per l'impegno e l'energia.
Da lei ho imparato tanto e per tante cose è un esempio ed un modello che non so se sarò mai in grado di raggiungere.

Come un'abile fioraia mi ha insegnato a coltivare le mie passioni, a farle crescere rigogliose e quando queste parole le arriveranno, vorrei che sapesse che mi chiedo se sia mai stato in grado di darle quanto lei ha dato a me.

Per questo e per tanti, forse infiniti altri motivi lei è la donna che amo e ancor di più lei è e sempre sarà la donna della mia vita.

Tua madre, piccolo mio, è un capitano coraggioso che spesso si caccia nelle più improbabili avventure e si trova sola a dover affrontare tante difficoltà ma lei lotta e non si arrende anche quando tutto le sembra avverso e passa notti insonni e tormentate ma sono sicuro che non starebbe bene a navigare in acque tranquille, tenendo lo sguardo all'orizzonte.

Io finisco per guardarla e chiedermi come fa e a vedermi come il suo porto, che l'aspetta e l'accoglie trionfante sia che torni piena di tesori oppure aggrappata a stento ad una scialuppa.

martedì 14 febbraio 2012

Tra le pagine di un libro

E' così bello andare in libreria a scegliere un nuovo libro, cercare una favola, delle belle illustrazioni, magari tante finestrelle da scoprire ed immaginare quanto ti potrebbe piacere.

Ci penso e mi chiedo quanto durerà: se saremo in grado di trasmetterti l'amore per i libri, se un giorno ti troveremo a curiosare in mezzo ai nostri in cerca di qualcosa da leggere.
Non sono cresciuto in una famiglia di lettori ed in casa mia c'era ben poco. Ricordo il primo libro che ho ricevuto in regalo (non le favole da bambini ma un libro vero) e fu "L'isola del tesoro" di Stevenson.
Mi sembrava così strano...e così grande da tenere in mano ed era così lungo che mi chiedevo se sarei mai stato in grado di leggerlo...ci provai...ma dopo poco lo abbandonai.

Il secondo fu "Mille leghe sotto i mari" e poi "Il giro del mondo in 80 giorni" e con Verne trovammo ci trovammo quasi subito d'accordo...

"L'isola del tesoro" lo ripresi qualche anno dopo il suo arrivo in casa. Ricordo di averlo letto tutto d'un fiato e di aver imparato una regola molto importante per la mia vita di lettore, ossia: non sempre il momento in cui un libro arriva in casa è anche il momento per cominciare a leggerlo.

La mia memoria di lettore poi mi porta alle medie dove ho conosciuto il fantasy...ricordo le attese per i libri di Terry Brooks, troppo lunghe rispetto alla velocità alla quale mi divoravo quello che scriveva.
Mi ricordo notti passate leggendo e sognando di scoprire anch'io di avere qualcosa di magico in me, essere per un momento unico e speciale. Mi immaginavo immerso in quei lunghissimi viaggi, sognavo la stanchezza, il caldo riparo dei rifugi. Ricordo personaggi ristorarsi mangiando formaggio e bevendo birra calda e sebbene per le bevande non potessi fare troppo, in quel periodo in casa il gruviera era uno dei miei piatti preferiti!

Poi ho letto tanto altro ma senza più sentire quella scintilla. Ho letto tanto di tutto ma forse solo per evadere fino a che ho trovato la mia strada di lettore adulto, quando grazie a Lei ho scoperto Pennac e poi Benni...
Li è cambiato qualcosa, le emozioni si sono fatte trascinanti, le storie una corrente impetuosa dentro cui gettarmi per uscirne felice, sognante, comunque scosso.
Sembra ieri eppure da allora ne è passato di tempo e la libreria ha aumentato gli scaffali e diminuito gli spazi vuoti.



Tutti quei libri sono il nostro tesoro più prezioso, quello a cui non rinunceremmo mai, quello che vorremmo ci seguisse nel tempo.

La tua strada di lettore piccolo mio deve ancora cominciare. Non sappiamo come sarà: se dritta, tortuosa, lunga, corta...non sappiamo che strade prenderai, cosa incontrerai...di certo ci saranno cose diverse magari avremo degli ebook, vorrai i libri interattivi da scaricare su un iPad, ma sogno di scoprirti in quel momento di totale trasporto, in cui ti troverai immerso in mondi fantastici a vivere le tue storie da protagonista.

sabato 28 gennaio 2012

Ritratto di famiglia

Come sei cresciuto, piccolo mio, in questi giorni diventa sempre più evidente quando parliamo e le tue domande si fanno sempre più curiose, quando le tue parole aumentano ed esprimono un ventaglio di emozioni che diventa sempre più ampio.

Ogni giorno è un passo, una scoperta, una nuova dichiarazione d'amore che ci fai.



Quando mi hai detto "mancato...tanto, tu", quando allarghi le braccia più che puoi per dirle quanto le vuoi bene non possiamo far altro che continuare a stupirci come ogni volta che inventi un modo per raffigurarci tutti assieme. I tuoi ritratti di famiglia sono capolavori!

Questi siamo noi tre come ci hai voluto raffigurare.



sabato 21 gennaio 2012

Mentre

Siamo nel letto, a casa dei nonni.

Spiderman già dorme, ma tu non ne vuoi sapere e mentre ti accarezzo tu ti giri e mi schiacci il palmo della mano contro la bocca.

Non so perché ma mi viene da ridere...e anche a te...così ridiamo insieme per un po'.

giovedì 19 gennaio 2012

Come creare un uragano con tre parole

A volte non servono cose incredibili per toccare il cuore di una persona e aprire un mondo di nuove sensazioni.
A volte serve solo mettere in fila tre parole, imparate in momenti diversi e che posizionate nel giusto ordine possono cambiarti la giornata.

Per scatenare tutto è stato sufficiente pronunciare la formula magica: "Piccolo ora papà (o mamma a scelta) deve andare a lavoro" ed eccole arrivare: "no...qui...insieme..." e tutto cambia.

Cambia, da una parte in meglio, perchè ogni dichiarazione d'amore fatta a parole da un figlio ti scalda dentro come una fiamma improvvisa tra le braci di un camino, ma dall'altra ti lascia un segno perchè non puoi andare via senza un tuffo al cuore.

Oggi, piccolo mio, quando mi hai messo in mano uno stipendio immaginario per farmi rimanere con te mi hai donato un tesoro inestimabile che racconto qui per imprimere una traccia di quel momento.

sabato 14 gennaio 2012

Perchè un giorno tu possa capirmi

Il 2012 ha portato già qualche novità ma, soprattutto, ha chiuso il capitolo della mia "precarietà".

Novembre e Dicembre sono stati due mesi durissimi per me, preso dall'ansia di non sapere nulla del mio futuro, dalla paura di cadere nel buio del dolore di essere nuovamente scartato da un posto, con l'animo attorcigliato da domande senza risposta come "ho fatto davvero tutto il possibile?" o "è stata colpa mia?"...insomma: la paura di trovarmi a vivere sensazioni già provate con la consapevolezza di non essere nuovamente in grado di affrontarle.

Poi il 19 dicembre ho saputo che non sarebbe andata così ed è stato bello sentirmi riconoscere finalmente dei meriti, è bellissimo pensare di poter crescere nelle mie passioni avendo la certezza di una base che mi tiene su.
Potrò continuare con i miei progetti nel sociale, con la falegnameria, potrò iniziare qualche esperienza nella formazione insomma posso continuare la mia strada con tanti pensieri in meno.

Però...

Però c'è che siamo partiti in 19 con questo contratto di apprendistato, in posti diversi è vero, ma condividendo i corsi, le esperienze, le dinamiche di questa strana azienda, strana come tutte perchè temo non ne esista una senza contraddizioni.
Siamo partiti in 19 eppure ora ne conto solo 13.

Anche per questo novembre e dicembre sono stati due mesi dolorosi. Perchè sono stati anche i mesi della consapevolezza e dell'addio, i mesi della rabbia trattenuta.
Mi guardo indietro e ripenso alla gioia che provai il giorno che mi proposero questo contratto, quando di li a poco tu saresti nato e avere una stabilità di quasi tre anni mi è sembrata un dono del cielo.
Sapevo che le cose sarebbero potute andare così, sapevo che l'azienda avrebbe ad un certo momento fatto delle scelte che non necessariamente avrebbero incluso tutti noi...

Quello che non sapevo era che sarebbe stato così doloroso. Non sapevo che avrei sentito dentro di me quello che proprio non so come chiamare se non senso di colpa, nel pensare che a me in qualche modo le cose sono andate bene mentre a qualcun altro no sebbene sia convinto che fosse altrettanto meritevole.

Razionalmente lo so che ci sono scelte che non dipendono da noi, ma la ragione non è stata sufficiente a scrollarmi di dosso un dolore che fatico a sfogare e che pago fisicamente ormai da un po'.

Per questo ti scrivo, piccolo mio, perchè grazie a te in queste pagine io proietto me stesso e provo a guardarmi e ad esteriorizzare i miei stati d'animo.
Ti scrivo perchè tu un giorno possa capirmi, nel profondo, perchè questi angoli di me non ti siano oscuri se non sarò capace di mostrarteli o di parlartene a voce, o semplicemente perchè sarò cambiato e vivrò le cose in modo diverso.

A dicembre ho realizzato che nel modo in cui andavano le cose tutti noi eravamo la riproduzione in piccolo di una terribile legge che governa il mondo di questi giorni, la legge più crudele eppure così radicata e sottile che spesso, forse sempre, ce ne dimentichiamo ossia che la nostra felicità in qualche modo ed in una parte più o meno grande si appoggia sul dolore di qualcun altro, la legge su cui si fonda il consumismo di quest'occidente che si sta mangiando piano piano il meglio di questa terra.

Non lo so come sarà quando tu sarai più grande, non so quando avrai la mia età, o comunque quando la vita ti permetterà di comprendere appieno il significato delle mie parole ma spero davvero che non sia più così, che esista un migliore equilibrio, che esistano il rispetto e la piena consapevolezza della realtà.
Io non lo so se la vita mi permetterà di fare qualcosa di concreto perchè questo accada.

Sai, vorrei spiegarti che in questi anni questo sistema ci ha costretto a fare tante rinunce. Ci ha costretto a continuare a pensare solamente a noi stessi perchè siamo rimasti a lungo senza certezze nè garanzie.
Vorrei che capissi che è per questo che per tanto tempo non sono mai stato in una piazza insieme a tanta altra gente a manifestare il desiderio di un cambiamento radicale.
Vorrei che tu sapessi che però questo non ci ha reso indifferenti ma che ci da dolore, acuito dalla consapevolezza della propria impotenza.

I miei ideali. Quelli che mi sono costruito col tempo grazie a tante tante cose: la mia meravigliosa compagna nonchè tua indescrivibile madre, tutte le cose che mi capitano e che mi sono capitate,l'università, le meravigliose persone che per fortuna mi circondano e tutte quelle che nella mia vita ho incrociato e che mi hanno toccato, i libri che ho letto e anche tu, proprio tu che mi hai cambiato la vita, ci sono e sono più che vivi nonostante tutto questo e sarà bellissimo quando tu ti costruirai i tuoi immaginare di poterli confrontare io, te e la mamma, renderci conto di come sarai cambiato e cresciuto e sarà epocale perchè già ora ogni passo che fai ci sembra una rivoluzione.

Mi auguro che un giorno tu possa leggere di un cambiamento partito con la primavera araba, gli indignati, occupy wall street nei libri di storia. Mi auguro che quello sia un capitolo meraviglioso.
Mi auguro che le pagine di questo blog ti siano nel cuore e che ti trasmettano un altro pezzo del mio amore per te.

venerdì 13 gennaio 2012

Noi non potevamo immaginare...

Forse perché erano solo le sei meno venti di mattina ed io mi stavo preparando per andare a lavoro e magari anche perché Lei ovviamente stava dormendo quando ti sei alzato di soprassalto dal letto, piangendo e gridando "novoglio!!!" ma io proprio non potevo restare li ancora per molto, perché dovevo fare colazione e a petto nudo in pieno inverno proprio non ci volevo stare.

Per questo abbiamo sorriso e ci siamo inteneriti quando Lei ti ha chiesto se volevi andare nel lettone, dato che piangevi e non ti calmavi, quando ti sei alzato di scatto e braccia al cielo hai detto "evviva!!!!".

Per tutto questo noi non sapevamo.

Non sapevamo che la notte dopo avremmo passato un'ora, a turni ed in coppia per convincerti a rimanere nel tuo letto, decantandone le qualità estetiche, lo splendido posizionamento e la necessità di tenere compagnia ad una squadra di peluche disperata all'idea di rimanere senza di te per una notte intera.

Orsetta teneva la testa sotto il suo micro cuscino, mentre il gufetto aveva gli occhi più spalancati del solito ma la tua tenacia nel resistere in piedi è stata realmente encomiabile.

Alla fine, dopo un'estenuante trattativa riguardante il racconto di una storia in cambio della tua disponibilità a sdraiarti ce l'abbiamo fatta!

Ora però che manca poco all'ora di fare la nanna, nessuno sa cosa succedera...

Buonanotte!

mercoledì 11 gennaio 2012

Tutti a scuola!

È stato inutile non interrogarsi sulle emozioni che avrei provato entrando nell'asilo per l'incontro di "presentazione dell'offerta formativa".
È stato inutile far finta di niente, scherzarci anche un po' su per poi trovarsi una volta entrati a dover trattenere gli occhi lucidi dopo aver visto una ringhiera appendi giacche ad altezza bambino...

Così mentre metà del consiglio insegnanti si riuniva attorno ad un pc per cercare di far partire una presentazione con il grave problema che "ogni volta usiamo un pc diverso" i genitori messi a sedere su delle meravigliose seggioline rosse alte 30 cm possono verificare gli effetti dell'allungamento dell'età pensionabile per gli insegnanti!

A me tornano i ricordi del mio asilo che stava proprio di fronte casa del nonno Ninì...
Quando mi capita di passarci davanti mi sembra così piccolino, non ricordo bene come fosse fatto ma allora credevo fosse così grande con quella stanzona dove ci facevano dormire dopo pranzo, il giardino coi giochi, l'atrio dove alla recita di natale ricordo che indossavo uno smanicato di jeans con interno in finta pecora.

Vorrei ricordarmi qualcosa in più di allora oltre alla preoccupazione delle maestre per la mia passione verso il disegno di mostri di vario genere intenti a combattere guerre epocali e quella ringhiera alla quale rimasi appeso con tutta la forza che avevo mentre mio cugino Fabio e la maestra mi tiravano, un piede a testa, per convincermi ad entrare il primo giorno di asilo...io piangevo e gridavo all'ingiustizia come un condannato all'ergastolo ed alla fine ottenni di entrare un giorno dopo.

Così fu da quel episodio che nacque il periodo di ambientamento graduale all'asilo!


lunedì 9 gennaio 2012

A Natale con il pioppo!

No, non abbiamo deciso di sostituire il meraviglioso albero (ovviamente finto!) con un esemplare di pioppo europeo ma semplicemente quest'anno i miei regali sono (felicemente) basati sul compensato fatto da con tavole di questo splendido albero!!!

Eccoli presentati!

Beh il primo regalo è quello per la casa ed è il mio tavolino soprannominato "3 stagioni" perchè ho iniziato a farlo questa estate ed è finito solo pochi giorni prima di Natale...quindi in pieno inverno!!!

Sono partito da qui: tagliando diverse tavole per realizzare le gambe poi lavorate a raspa, cartavetra e olio di gomito... poi è arrivato il ripiano che ha delle lavorazioni sui lati corti che danno movimento anche a questa parte...


Alla fine il tavolo è stato impregnato di color ocra e finito con poliuretanica bicomponente. Ed è venuto così...


Il secondo è il regalo per lei ed è una cornice portafoto, fatta tutta in compensato di pioppo, ritagliando i cuori con il seghetto alternativo!
Dopo una buona mano di turapori è stata rifinita con la cera...che profumo!!!!


Per ultimo il regalo per il nostro piccolo...una teatrino delle marionette!!!
Fatto con una cornice di compensato ricoperta con del bellissimo velluto e collegata ad un pannello posteriore a cui attaccare le eventuali scenografie!!!

Per le marionette...beh quelle le abbiamo acquistate!


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