giovedì 15 settembre 2011

Tutto è iniziato così...

Rivedo me stesso disorientato ma curioso quel giorno in cui mi trovavo in una sconosciuta via di Milano, una via ad un passo da tante altre che mi erano note ma che non avevo mai notato, lo giuro, come se appartenesse ad un altro mondo. Vicino c'è una chiesa con dietro dei giardini ed un chiostro che da una positiva sensazione di pace e intorno, come in un una mostra di pezzi rari ci sono alcune botteghe.

C'è il tipografo, che a richiesta stampa ancora con macchine tradizionali ed accanto un negozio che vende monili artigianali e pezzi d'arte contemporanea come quadri o piccole sculture.
Resto affascinato da tutto ciò ma disorientato dal non trovare quello che sto cercando io.
Devo confessare di aver fatto avanti e indietro qualche volta prima di pensare di non cercare tra le vetrine ma tra le targhe di un citofono. "ma come fa - mi chiedo io - un laboratorio di falegnameria a stare dentro un palazzo? Minimo vorranno birrario fuori o linciarli ogni volta che se li trovano davanti!".

Eppure era davvero li, nascosto tra nomi, numeri e targhette quello che cercavo io.
Suono e dopo una breve presentazione mi trovo davanti a lui, Giovanni o in arte Nino Nardi, in gigante dagli occhi di ghiaccio e dall'espressione impenetrabile.
Posso dirtelo ora, amico mio, che quel giorno a seguirti nello scantinato provavo un velo di preoccupazione..."ma dove mi porta?" pensavo io poco prima che quella porta metallica si aprisse e mi trovassi davanti ad un'altra realtà.

Era come aver vinto un giro nella fabbrica di cioccolato di Willie Wonka, accedere in un antro in cui strane dimensioni e spazi incalcolabili ad occhio di aprivano dietro l'angolo, sfruttando l'altezza e gli antri per creare tre zone distinte. Quello strano posto nei mesi successivi è stato uno spazio di gioia, apprendimento, meditazione, scambio, condivisione e crescita.

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