domenica 13 novembre 2011

E intanto lui cresce...

Un mese e mezzo di vera e propria apnea. Un mese e mezzo passato correndo tra imprevisti belli e brutti che si incastrano o si scontrano, cercando di trovare un equilibrio temporaneamente stabile e confortante. Corre tutto e corre anche lui intorno al tavolo ed ogni giro è qualcosa in più: c'è una nuova parola, un nuovo scherzo, un nuovo gioco riservato alla mamma o al papà.
E mentre Lui lotta contro le parole di tre sillabe e le trasforma in due, che impara i nomi delle dita della mano, che dice no con la testa e si con la voce, che balla con gli Stones con la mamma e coi Beatles con papà attorno succedono cose strane e un po' pazze in un mondo che gira alla rovescia e che purtroppo non riusciamo a costruire come vorremmo perché siamo costretti a non rinunciare a nulla. Non possiamo costruire un mondo che non conosca la parola precarietà mentre speriamo di poter continuare a fare qualcosa che in fondo non ci piace ma non per questo possiamo perdere la speranza di poterla cominciare un giorno questa battaglia. Possiamo intanto imparare da Lui a sognare ad occhi aperti, immaginare un mondo favoloso da un disegno a pastelli e volarci dentro con un aereo di plastica colorata.




In ogni ballo abbracciati noi tre, ogni percorso alternato di baci, per ogni mano che va sopra quelle degli altri Lui continua a crescere e ad insegnarci qualcosa.

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