martedì 18 settembre 2012

Noi ti apriamo le porte

Così è arrivato alla fine quel momento, quel punto di inizio che riempie i pensieri di tutti i genitori.
È arrivata la scuola materna, l'inserimento, le maestre, gli altri bambini...e noi? Che facciamo?



Noi ti apriamo le porte verso il mondo, verso la vita che a te si spalanca piena di strade, percorsi, bivi, incroci...piena di discese e salite, scorciatoie e ostacoli e dopo avertele aperte noi proveremo ad accompagnarti per quanto si potrà: a volte da vicino, a volte sembreremo più lontano ma tu non dimenticare mai che non smetteremo di essere il tuo abbraccio, il tuo porto sicuro, la base dove sempre saprai di non poter sprofondare.
Noi siamo e saremo gli spettatori privilegiati della tua vita, i custodi di ricordi di momenti unici e per i quali avrai accesso solo attraverso le nostre parole, i sospiri, le risate, gli sguardi all'orizzonte attraverso cui saprai di quando sei nato e cresciuto tra le braccia di tua madre e di tuo papà, con le carezze, i baci, mille canzoni e lacrime di gioia ed ansia, apprensione che non smette mai, ma forse cresce per diventare una compagna di strada da tenere a bada.


Io c'ero quel giorno, quando abbiamo varcato la soglia della scuola. Ti guardavo camminare felice, curioso, un mondo che dal tuo poco più di un metro sembra ancora più grande e alto.
In quel momento ho lasciato che una lacrima mi accarezzasse il viso prima di affidarla alla strada che insieme stavamo percorrendo e li si è posata tra impronte dei nostri passi percorsi insieme verso la soglia di quella porta che nel mio cuore ha segnato l'inizio di un mondo tutto tuo.
Al ritorno io non me lo aspettavo ma quella lacrima era ancora la e quando sono passato di soppiatto è ritornata in me, ha girato un po' per poi posarsi sul mio cuore e farmi provare un'emozione che non mi sarei mai aspettato.
Quel pomeriggio ero a lavoro e mi sentivo come avvolto da un velo di tristezza. Niente che mi facesse sorridere, solo una sensazione di granitica pesantezza e la straordinaria propensione alle lacrime.

Quel pomeriggio ho provato che il dolore della perdita scegli luoghi e strade diverse per manifestarsi, che a noi è dato solo di affrontare senza essere in grado di anticiparne le mosse.

Quel giorno ho vissuto quel dolore tutto mio e ne ho parlato a chiunque potesse darmi un'opinione ho chiesto "è normale?" o "ma sarà sempre così?" e nelle risposte alle mie domande ho trovato a volte muri di gomma, altre appoggio e ancora comprensione.

Ho sentito cose bellissime, cose vere che mi hanno fatto capire però che non c'era altra strada per superare quel dolore se non quella di ricordare perché siamo genitori, in che modo e per chi e così dal giorno dopo se ne è andata quella lacrima dal mio cuore ed è tornata tra le nostre impronte su quella strada che da oggi percorrerai per i prossimo tre anni.






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