mercoledì 14 marzo 2012

Una giornata speciale

Vedere strade che percorri ogni giorno mentre vai a lavoro, prendere quello stesso treno, la metropolitana...
Può tutto questo diventare speciale? Si, se usciamo tutti insieme!







Oggi io, il ranocchio e la principessa andiamo in gita a Milano.



Questo pensiero mi ha accompagnato la mattina appena alzato, mentre preparavo la colazione senza sapere che per arrivare a questo avrei dovuto affrontare alcune difficoltà impreviste...
Prima di tutto la colazione: i miei biscotti sono tutti sbriciolati e la marmellata della principessa è sparita nel nulla...Non troviamo spiegazioni se non che nella notte un folletto dispettoso dei boschi abbia architettato questo ed altri scherzi...

Nel frattempo sto anche una meraviglia di stomaco grazie al favoloso mix patatine del sacchetto di Ikea e poi pizza melanzane, funghi e salsiccia della sera prima..."mai più!" mi ripeto, mentre il palato ancora bruciato dal sale mi gratta la lingua...
Ma non importa tutto questo perché arriva il momento di partire da casa e lei è bella come il sole, lui altrettanto e io...beh, credo di avere una faccia tipo dopo rissa andata male.

"Mi sento veramente brutto" le ho detto, un po' dopo. "Non lo sei!" mi dice, ma dovresti sorridere di più. E certo, penso io, mentre mi sembra di avere i sassi nello stomaco, facilissimo!

Comunque si parte e così il piccolo fa il suo primo viaggio in treno!!! Che emozione per lui, sentire il treno fischiare al suo arrivo in stazione. Lo guardavamo seduto incantarsi nel paesaggio che correva dal finestrino.





C'è voluto il treno e poi qualche stazione di metropolitana per arrivate in un meraviglioso posto abbracciato dal verde.




Al suo interno creature meravigliose erano li per raccontarci le loro storie nel silenzio delle loro sinuose traiettorie.




Chissà cos'ha pensato il mio ranocchio davanti a tutti quei pesci, lo vedevo fermarsi a guardare i bambini in gita e per un momento l'ho sognato li in mezzo agli altri. Che bello che sarai piccolo mio, sarai dolce e un po' casinista e mi si scalda il cuore a immaginarti.




Ma non potevano fermarci li perché avevamo un castello da cercare per vedere se ci fosse un re e se nel caso potesse accoglierci in udienza.




Lo abbiamo cercato e ricercato ma non c'è stato nulla da fare, così siamo andati a pranzo e dopo un piccolo giro il sonno e la stanchezza hanno preso il sopravvento...

Così, piccolo mio ti sei addormentato tra le braccia di papà e in braccio ti sei fatto due diverse linee metropolitane, l'attesa in stazione e metà viaggio in treno.
Ogni tanto ti baciavo sulla fronte e ti guardavo dormire sereno. Stiamo passando dei giorni meravigliosi noi tre insieme, ogni giorno ci stupisci in mille modi diversi e ci doni il tuo amore smisurato.

Così ho chiesto alla mia principessa di portarmi allo stagno e di darmi un bacio e poi...




Fine!



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